TRATTAMENTO SBIANCANTE DOMICILIARE
Spesso mi chiedete : qual è la tecnica più efficace per sbiancare i denti?
Nella mia pratica clinica è il trattamento domiciliare.
Prima di spiegarvi come funziona, vediamo insieme gli STEP FONDAMENTALI da seguire per ottenere i migliori risultati da un trattamento sbiancante.
- Si effettua una VISITA per valutare la quantità e qualità di smalto dentale (ovvero la porzione più superficiale del dente) da cui dipende il risultato che si può ottenere. Maggiore è la quantità di smalto, migliore sarà il risultato!
- Si esegue una seduta di igiene professionale – quella che conoscete come pulizia dei denti – per rimuovere ogni minima traccia di placca, tartaro e macchie.
A questo punto siamo pronti per iniziare!
Cosa prevede il trattamento sbiancante domiciliare?
Innanzitutto prendiamo le impronte della vostra dentatura, e con queste realizziamo delle mascherine trasparenti personalizzate.
All’interno di queste mascherine siete voi a posizionare una goccia del gel sbiancante professionale che vi viene consegnato: le mascherine vengono comodamente indossate in qualunque momento della giornata 2/4/6 ore al giorno – in base al protocollo che stabilisco per ognuno di voi – per circa 2 settimane.
In associazione al trattamento sbiancante eseguo sempre anche un trattamento remineralizzante e desensibilizzante: applicando una mousse specifica evitiamo che compaia qualunque tipo di sensibilità.
Perchè ritengo che questo trattamento sia il più efficace?
Perchè la tecnica domiciliare prevede un tempo di contatto del gel prolungato nel tempo e questo consente di sbiancare i denti in profondità. Infatti nel trattamento alla poltrona lo sbiancamento è più superficiale perchè si utilizza un gel che ha una concentrazione di perossido di idrogeno (molecola che sbianca) più elevata ma per un tempo ridotto, mentre nel domiciliare la concentrazione del prodotto è inferiore ma prolungata nel tempo ( alcune ore al giorno per un paio di settimane).
Quando proporre quindi il trattamento alla poltrona?
Personalmente lo eseguo solo in abbinamento al domiciliare per realizzare “una dose d’attacco”, oppure in quei pazienti che mi dicono “Dottoressa, delle mascherine non ne voglio proprio sapere”!